come raggiungerci
Gridone, la vetta dai tre nomi
Da Brissago si può scegliere per l’avvicinamento in auto fra la Costa di Mezzo da Incella, con il terminale a Mergugno (1050 m circa), o la costa più meridionale, che da Piodina arriva al Cortaccio (1067 m). Due tragitti asfaltati, di circa 7 km. Da Mergugno si cammina in un bosco ricco di essenza, fra le quali spiccano annosi esemplari di maggiociondolo (cìtiso), considerati tra i più belli dell’intera area subalpina. È il bosco sacro di Brissago , rigorosamente protetto fin dal Medioevo. Con ampi tornanti si sale lambendo l’Alpe Arolgia (1740 m), dotata dal 1982 di una fontana con acqua continua prelevata da una sorgente perenne. Appena sopra, costruito negli anni 1993-95 ed inaugurato il 19 agosto del 1995, sorge il piccolo rifugio Al Legn.
Lo splendido panorama che si presenta dalla cima del Gridone, già negli anni ’60, aveva fatto maturare in alcuni appassionati brissaghesi l’idea di costruire un punto di appoggio per i numerosi escursionisti che frequentavano i sentieri della regione, diretti soprattutto alla vetta.
È cosi che nel 1992 venne fondata l’associazione Amici della Montagna Brissago, con lo scopo di realizzare un Rifugio per semplici soste o brevi soggiorni. Non è stato facile reperire i fondi necessari. Ma si sa, le difficoltà in montagna rinsaldano i legami e accrescono l’impegno. Così grazie alla disponibilità del Cantone con il fondo spot-toto, di associazioni ed Enti locali, non da ultimo del Comune di Brissago e del locale Patriziato ma soprattutto merito della generosità di molti privati cittadini, in meno di tre anni la moderna ed elegante costruzione è stata portata a termine con un investimento di quasi 400’000 franchi.
Il secondo itinerario parte dal Cortaccio, un altro maggengo diventato soggiorno per vacanze. Questo percorso è più panoramico. Poco dopo la partenza, sulla sinistra, è stato riportato all’antica bellezza un acquedotto alpestre, scavato nella roccia. A Penzevrone, (1218 m) il sentiero si biforca. A sinistra si sale alle baite abbandonate di Vantarone, a quelle più alte di Avaiscia e di Voièe (1730 m) da dove, attraversando la valle in leggera salita, si giunge al rifugio del Legn. Sull’Alpe Avaiscia si può vedere un interessante masso con incisioni rupestri. Prendendo invece a destra, si pianeggia fino a superare il torrente per poi inerpicarsi su un ripido tracciato che affronta direttamente la Costa di Cembia, dominante sul Verbano. Superato un torrino di sassi alto più di due metri, presso il quale c’era un estemporaneo riparo delle guardie doganali, si prosegue fino al Rifugio, costantemente visibile dal basso.
Dal Rifugio, sempre con splendida vista sul lago, si continua fino alla Bocchetta di Valle (1948 m), dove appare la cuspide terminale del Gridone. Qui convergono anche il sentiero che sale direttamente da Voièe, meno evidente, è quello che arriva dal vallone di Bordei, nelle Centovalli. Si abbandona il versante brissaghese per proseguire in diagonale su quello centovallino, superando un breve canale di facili rocce che conduce sulla cresta spartiacque con la Valle Cannobina. Qui si incontra la Caldera, manufatto alto oltre quattro metri, contiene un pluviometro per la misurazione delle precipitazioni. Costruito (sembra) dall’Istituto di meteorologia di Milano nel 1901, è stato completamente ricostruito dalla nostra Associazione nel 2000 ed è stato dotato di nuovi strumenti di misurazione periodicamente controllati da Meteosuisse Locarno-Monti. Da questo punto si continua percorrendo sul versante meridionale fino alla cima (2188 m), dove si incontra la grande croce innalzata settant’anni or sono nel 1933.