Bosco Sacro

escursioni

Gridone, la vetta dai tre nomi

bosco

Il periodo della fioritura del “Bosco Sacro” di Brissago è compreso fra la seconda metà di giugno e la prima di luglio.

Luglio è anche il mese ideale (con settembre-ottobre) per salire al Gridone, maestosa vetta sul confine fra la Svizzera e l’Italia. È quindi l’occasione per coniugare il piacere dell’escursionismo con quello della scoperta di un autentico tesoro della natura.

Ma dove si trova e cosa è il bosco sacro? Così è chiamata una pregiata area boschiva di circa 35 ettari sui Monti di Brissago, sopra la località di Mergugno (1050 m). Di questo bosco si parla da alcuni secoli, senza dargli però il valore culturale che merita.

Il clima mite del Verbano, dopo il periodo del disgelo, ha favorito l’insediamento di molte specie vegetali mediterranee. Le particolari condizioni geologiche e colturali hanno influito positivamente sullo sviluppo e sulla crescita di una specie arborea di estrema bellezza. Si tratta del maggiociondolo di montagna (laburnum alpinum), che in questa zona forma veri e propri popolamenti puri, unici nel loro genere, per forma, dimensioni e bellezza. Secondo gli esperti, malgrado questa specie sia presente anche in altre parti del Ticino, in Vallese, in alcune valli prealpine del canton Vaud e sul versante sud della catena montuosa del Giura, le sue caratteristiche sono uniche, sia in Svizzera sia sull’intero arco alpino. La popolazione locale ha sempre tenuto in alta considerazione questo importante patrimonio boschivo, tanto che la zona era infatti già citata quale riserva forestale (sotto altra denominazione) negli Statuti rustici di Brissago del 1281, mentre negli ultimi decenni ha nuovamente riacquisito importanza per il suo valore naturalistico e di svago. Vi transita infatti uno dei sentieri che porta alla cima del Gridone 2188 (m) passando dal rifugio Al Legn.

Il Comune di Brissago ne ha voluto garantire la conservazione affidandone negli anni ’80 la cura all’Ufficio forestale di Circondario, che con interventi selvi-colturali mirati ha valorizzato la sua espansione, il suo pregio e quindi il mantenimento allo stato naturale.

Considerata l’importanza di questa “preziosità” nel contesto della Natura del Cantone Ticino, grazie a recenti importanti studi del dott. Alessandro Focarile, conosciuto ed apprezzato entomologo-ecologo, che ne hanno riconfermato l’unicità a livello alpino, l’Associazione “Amici della Montagna” si è fatta promotrice dell’iniziativa di documentare in un libro questo valore naturalistico. L’idea non è venuta a caso, ma è stata sviluppata anche per sottolineare l’anno internazionale dedicato all’acqua dolce, acqua che proprio in quella zona sgorga abbondantemente dalle viscere della terra per servire tutta la borgata brissaghese: motivo in più quindi per porre in evidenza un luogo che offre alla popolazione quello che è il bene primario per l’esistenza dell’uomo, e non solo.

La nostra Associazione, oltre a promuovere l’escursionismo, è attenta alle tematiche territoriali e ambientali cosicché negli ultimi vent’anni si è fatta promotrice di molteplici progetti. Il territorio di Brissago è infatti ricco di spunti in questo contesto e per la sua particolare posizione geografica, è anche stato decretato da alcuni decenni “bandita cantonale di caccia”. L’ampio pascolo che si apre sopra il limite del bosco, oltre ad ospitare alcune centinaia di pecore durante la bella stagione, ha favorito l’insediamento di camosci che non di rado si possono osservare in preferenza sulle rupi più impervie e nelle vallate discoste, così come i caprioli che sovente si notano sui pascoli solivi. Negli ultimi anni sono pure apparsi il cinghiale e alcuni esemplari di cervo. Proprio a questo proposito, lo Stato negli ultimi anni ha proposto l’apertura della caccia alta nella bandita per alcuni giorni, così da contenere l’espansione incontrollata degli ungulati, in particolare del cinghiale. Oltre a tutte le specie di uccelli presenti nel resto del cantone, il più pregiato rimane, anche se in numero limitato, il fagiano di monte. Inoltre, a poche centinaia di metri dalla vetta del Gridone, sotto la Bocchetta di Valle dove in autunno non è raro incontrare la pernice delle nevi, vive da sempre una colonia di marmotte, che si possono scorgere sempre vigili al passaggio dell’aquila che non di rado, specialmente in primavera, volteggia alta attorno alla croce del Gridone in cerca di cibo.

Come detto prima, gli Amici della Montagna con questo libro hanno voluto rendere attenti gli escursionisti che transitano sul sentiero che porta alla vetta del Gridone del pregio di questo particolare bosco. Inoltre si presentava l’occasione per far conoscere ai naturalisti che ancora non conoscono la zona, un luogo incantevole del nostro Cantone, dove la nostra Associazione ha costruito e inaugurato il 19 agosto 1995 un piccolo gioiello.

Per terminare, tornando alla pubblicazione, il libro si può ordinare presso gli Amici della Montagna, Brissago o via e-mai all’indirizzo giuseppeberta@bluewin.ch al prezzo di fr. 20.-